Al fine di ottimizzare i costi assicurativi per ottenere il massimo al giusto prezzo.
Per avere diritto al giusto risarcimento, innanzitutto bisogna provvedere ad una adeguata copertura assicurativa. Le polizze più avanzate prevedono la copertura con la clausola di “valore a nuovo”, che, però, deve essere indicato correttamente in polizza.
Infatti, risulta antieconomico sovrassicurare i beni aziendali e rischioso sottoassicurarli, quindi un’attenta valutazione è un’esigenza primaria nella gestione del patrimonio.
Tutto questo può essere ovviato con l’inserimento in polizza della “Clausola di Convenzione Speciale” per assicurazioni con dichiarazione di valore, che prevede che le valutazioni vengano effettuate da una Società terza, con adeguamento annuale per mantenere fermo nel tempo il concetto di giusto valore assicurato, secondo i criteri dell’estimo assicurativo.
Uno dei problemi principali, infatti, è l’individuazione dei giusti valori da assicurare per evitare la regola proporzionale in caso di danno, prevista dall’art. 1907 C.C.
Di ancora maggiore delicatezza è l’individuazione del valore a nuovo basato sul concetto di ricostruzione e rimpiazzo dei beni assicurati, con altri uguali od equivalenti per rendimento economico.
Con la stima preventiva, dunque, si possono ottenere vantaggi sia economici sia assicurativi (ad esempio la deroga totale alla regola proporzionale e la copertura automatica fino ad un ulteriore 30% del valore delle singole partite di polizza a fronte di variazioni di qualsiasi tipo intervenute nell’annualità assicurativa).
Il tutto con una modica spesa, che qualche compagnia valorizza con uno sconto sui premi, consentendo di ammortizzare questo costo in poco tempo. |